domenica 29 marzo 2009

Non leggete...



Che cosa direbbe, che cosa scriverebbe oggi Luciano Bianciardi? Di Berlusconi e del congresso del Pdl, ma anche di Fiorello e di Mourinho, di Bonolis, di Simona Ventura ecc. ecc. Spesso me lo chiedo, specialmente in giorni come questo. Specialmente quando sono in cerca di un minimo argine alla mediocrità, alla volgarità, alla chiacchiera, al qualunquismo. Se qualcuno ha un po' di tempo a disposizione cerchi in libreria questo suo ultimo "Non leggete i libri, fateveli raccontare", pochi, fulminanti articoli pubblicati quarant'anni fa sulla rivista ABC e tuttora attualissimi: un "manuale per diventare intellettuali", dedicato in particolare ai "giovani privi di talento". Ma potrebbe ugualmente valere anche come manuale, breviario, libro di esercizi spirituali per giovani aspiranti dirigenti di partito, parlamentari, registi, conduttori televisivi, imprenditori...

E se poi avete tempo per un altro piccolo esercizio, chiudete gli occhi per un attimo... e provate ad abbinare ad ogni capitolo il ritratto di qualche personaggio che avete conosciuto o che vedete sul giornale: quasi sempre funziona.

Dietro l'ironia sopraffina, ci sono l'invettiva, il sarcasmo, la vis del "moralista" (nel senso nobile del termine), l'osservazione acuta, l'intelligenza vivissima di uno straordinario "irregolare" della nostra letteratura.

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